Poco più di due settimane fa abbiamo finito di trapiantare tutte le piantine autunnali, principalmente cavoli, ma anche altri ortaggi da foglia, e subito dopo ecco che ti vediamo le foglie di nuovo smangiucchiate! Era già successo quando i cavoli erano in semenzaio, ma adesso basta!, abbiamo quasi urlato.
Io e Alli, però, abbiamo notato che l'intenzione di coltivare un orto biologico è rimasta forte dentro di noi, e che anche di fronte agli attacchi a tradimento degli insetti, che come noi devono pur mangiare, non pensiamo mai di falciarli via senza pietà. Diciamo qualche parolaccia, e basta. Giuro.
Gli animali, inoltre, e ce lo ricordiamo sin dalle elementari, mangiano ognuno un cibo specifico, che è il loro preferito. Non tutti gli insetti mangiano il polline come le api, per esempio, e ad altri insetti non gliene può fregar di meno se quel cavolo l'avevamo visto prima noi, o se addirittura lo stavamo coltivando apposta per mangiarlo noi. Purtroppo. Ed è vero che possiamo spruzzare i rimedi naturali per prevenire certi attacchi, e adesso che non piove più non si deve nemmeno ripetere la spruzzata più volte a settimana. Eppure il mio sogno di orto non è litigare ogni giorno con gli insetti, guardarli a vista diffidente, farmi venire il magone per l'ennesima foglia smangiucchiata che trovo su piantine giovanissime! Va bene mangiare tutti dallo stesso piatto, ma lasciatene un po' anche a noi!
Ecco la nostra idea geniale del 2018. Anziché sprecare sapone di Marsiglia, alcol puro alimentare, preziosi oli essenziali antiparassitari (di tea tree* o di neem*), io e Alli abbiamo comprato un'enorme rete a maglie strette, a occhio della misura che non lascia passare nemmeno le lumachine (a meno che non siano neonate). Avevamo già cinque archi di plastica che usavamo per i nostri finti tunnel, ma anche alcuni rami di non so che albero che, non so come, avevamo curvato ad arco, un po' più bassi di quelli di plastica.
Per non rischiare che nel frattempo, avendo sentito vicina la fine della pacchia, bruchi, lumache e compagnia bella si mangiassero l'impossibile, abbiamo fatto due cose:
Ha funzionato. Le tendine azzurre, quando le abbiamo tolte, erano ricoperte da lumachine curiose, quelle stesse che, secondo me, avevano contribuito a sbrindellare il tessuto non tessuto bianco che avevo usato prima. E naturalmente se avessimo avuto un nuovo telo di tessuto non tessuto non avrei cercato nessun altro tessuto di nessun altro colore nella mia scatola delle stoffe. È stata una manovra d'urgenza, dettata dall'ansia.
Prima di proteggere con la rete le aiuole già coltivate e prima di trapiantare le nuove piantine nelle aiuole da preparare, però, abbiamo tolto a mano tutte le lumachine e lanciato oltre la rete, sul nostro stesso prato ma fuori dall'orto, bruchi e bacherozzi.
Per la precisione abbiamo:
tolto a mano le lumache, anche quelle che sembravano gusci vuoti, i bruchi (senza schiacciarli fra due dita come facevamo l'anno scorso, poverini – a parte che il loro sangue è un fluido verde fosforescente che fa plop quando esce ed è disgustoso), e gli scarafaggi;
lasciato i pochi lombrichi che sbucavano dal terreno perché loro sono buoni: aiutano la decomposizione, quindi ci fertilizzano il terreno gratis; e le coccinelle gialle a puntini neri, sia adulti che larve, che dalle piante di zucchine, dove vivevano e che abbiamo levato, si sono distribuite in tutto l'orto: loro mangiano il fungo dell'oidio che colpisce proprio le zucchine, tanto di cappello e un grazie di cuore;
rimesso la pacciamatura al suo posto: alcuni non la vogliono fare perché là sotto si rifugiano le lumachine o gli insetti, ma ti posso assicurare che per non avere lumache e insetti vicino alle piante l'unica cosa che puoi fare è togliere le piante, perché le bestioline troveranno una foglia singola, un sassolino, un legnetto sotto cui rintanarsi;
(se non vedi il video qua sotto, guardalo su youtube)
infilato gli archi di plastica per tunnel nel terreno fuori dall'aiuola, alle due estremità: gli archi vanno infilati per almeno 10-15 cm in modo che il vento o il peso del telo o della rete bagnati quando piove non li rovesci in qua o in là;
steso la rete da arco ad arco, da un'estremità all'altra dell'aiuola, il lato corto della rete sul lato corto dell'aiuola, lasciandola ricadere abbondantemente ai quattro lati dell'aiuola; per questo è importante proteggere l'orto con una rete di dimensioni un po' più grandi dell'aiuola, non solo perché sarà a una certa altezza da terra (la stessa degli archi), importante sopratutto sui cavoli, che crescono molto; ma anche perché va fermata a terra fuori dall'aiuola, infatti abbiamo infine:
teso la rete sugli archi e fermato con pietre o tronchi i lembi attorno all'aiuola, per tenerla ferma contro il vento, e allo stesso tempo ostacolare il passaggio degli animaletti che vogliamo tenere fuori.
Gli insetti e altri animali mangiano ortaggi proprio come noi.
Un rinnovato contatto con la natura, un riavvicinamento a una vita più semplice, non comporta automaticamente che diventiamo tutti più buoni. A volte infatti vengono fuori istinti primordiali di difesa, sopravvivenza, assassinio premeditato di non so più quante specie animali fino a ieri sconosciute. Insetti di tutti i colori e le forme popolano il nostro orticello biologico e noi, porca miseria, ci sentiamo per un attimo di nuovo impotenti come millenni or sono.![]() |
Proteggere l'orto dai bruchi di macaone con una rete. |
Io e Alli, però, abbiamo notato che l'intenzione di coltivare un orto biologico è rimasta forte dentro di noi, e che anche di fronte agli attacchi a tradimento degli insetti, che come noi devono pur mangiare, non pensiamo mai di falciarli via senza pietà. Diciamo qualche parolaccia, e basta. Giuro.
Gli animali, inoltre, e ce lo ricordiamo sin dalle elementari, mangiano ognuno un cibo specifico, che è il loro preferito. Non tutti gli insetti mangiano il polline come le api, per esempio, e ad altri insetti non gliene può fregar di meno se quel cavolo l'avevamo visto prima noi, o se addirittura lo stavamo coltivando apposta per mangiarlo noi. Purtroppo. Ed è vero che possiamo spruzzare i rimedi naturali per prevenire certi attacchi, e adesso che non piove più non si deve nemmeno ripetere la spruzzata più volte a settimana. Eppure il mio sogno di orto non è litigare ogni giorno con gli insetti, guardarli a vista diffidente, farmi venire il magone per l'ennesima foglia smangiucchiata che trovo su piantine giovanissime! Va bene mangiare tutti dallo stesso piatto, ma lasciatene un po' anche a noi!
Proteggere i cavoli e gli altri ortaggi da foglia con una rete.
Ecco la nostra idea geniale del 2018. Anziché sprecare sapone di Marsiglia, alcol puro alimentare, preziosi oli essenziali antiparassitari (di tea tree* o di neem*), io e Alli abbiamo comprato un'enorme rete a maglie strette, a occhio della misura che non lascia passare nemmeno le lumachine (a meno che non siano neonate). Avevamo già cinque archi di plastica che usavamo per i nostri finti tunnel, ma anche alcuni rami di non so che albero che, non so come, avevamo curvato ad arco, un po' più bassi di quelli di plastica.
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Proteggere l'orto dalle lumache con una rete. |
Per non rischiare che nel frattempo, avendo sentito vicina la fine della pacchia, bruchi, lumache e compagnia bella si mangiassero l'impossibile, abbiamo fatto due cose:
- protetto temporaneamente le piantine nell'orto con due tendine azzurre (di un fastidioso tessuto liscio semi trasparente che non so come si chiami ma che è tipico delle tende);
- aspettato a trapiantare le restanti piantine!
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Tendina azzurra, foglie di spinacio bucate, vermetto colpevole? |
Ha funzionato. Le tendine azzurre, quando le abbiamo tolte, erano ricoperte da lumachine curiose, quelle stesse che, secondo me, avevano contribuito a sbrindellare il tessuto non tessuto bianco che avevo usato prima. E naturalmente se avessimo avuto un nuovo telo di tessuto non tessuto non avrei cercato nessun altro tessuto di nessun altro colore nella mia scatola delle stoffe. È stata una manovra d'urgenza, dettata dall'ansia.
Prima di proteggere con la rete le aiuole già coltivate e prima di trapiantare le nuove piantine nelle aiuole da preparare, però, abbiamo tolto a mano tutte le lumachine e lanciato oltre la rete, sul nostro stesso prato ma fuori dall'orto, bruchi e bacherozzi.
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Togliere le lumache dall'orto a mano e tenerle da parte, per ora. |
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Primo raccolto di lumache dall'aiuola più piccola. Le portiamo nel bosco? |
Per la precisione abbiamo:
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Proteggere l'orto con gli insetti utili: le larve di coccinelle mangiano i funghi dell'oidio. |
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Proteggere l'orto con gli insetti utili: esistono tante specie di coccinelle! |
(se non vedi il video qua sotto, guardalo su youtube)
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La linea arancione indica il confine dell'aiuola: la rete è più grande. |
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La rete va tesa bene, così non si accascia sulle piantine più grandi. |
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Abbiamo fermato la rete con pietre e tronchi. |
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I tronchi del vecchio ciliegio tornano utili. |
(se non vedi il video qua sotto, guardalo su youtube)
Ps. prima di chiudere la rete ci siamo ricordati di trapiantare le piantine restanti!
Dove comprare una rete per proteggere l'orto.
Puoi trovare le reti per proteggere l'orto in un negozio di ferramenta, ma anche nei negozi di fai da te o nei garden center.
Per farti un'idea dei prezzi: abbiamo comprato una prima rete lunga 10 metri, per coprire quattro aiuole vicine e altre due più in là; intendevamo dividere la rete in due pezzi da 5 metri in modo che ricadesse abbondante alle due estremità, e avevamo calcolato che ci sarebbe servita larga almeno tre metri per lo stesso motivo. Dal ferramenta c'erano diversi rotoli di rete per l'orto che venivano tagliati della misura richiesta, e potevamo scegliere la larghezza tra due, tre e quattro metri. Siccome io prendo sempre le misure a occhio, abbiamo optato per la rete larga 4 metri per andare sul sicuro. Ci è costata 0,65 centesimi a metro quadro (4 mt di larghezza x 10 mt di lunghezza = 40 metri quadri).
Abbiamo comprato anche una seconda rete, larga quattro metri ma lunga solo 3, per coprire altre due aiuole, perché ci è venuto in mente che il problema dei cavoli coi bruchi lo avremmo avuto anche con le lumache sulle lattughine. Solo un'ultima aiuola è rimasta scoperta, e lì abbiamo sfruttato ancora la tendina azzurra :o)
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Proteggere l'orto dagli insetti con una rete... o con una tenda da cucina ;o) |
Anche gli archi di plastica per tunnel puoi comprarli nei garden center, consorzi agrari o negozi del fai da te, in confezioni da cinque archi. A noi sono bastati cinque, perché nella terza e quarta aiuola, abbiamo potuto sfruttare i rami piegati ad arco, più bassi, dato che le lattughe, spinaci, cipolle e carote di queste aiuole non crescono come i cavoli, quindi non verranno mai disturbate dalla rete così bassa.
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Rete anti-insetti e archi di rami di legno. |
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Lattughe, spinaci, bietoline, cipolle e carote: tutti salvi. |
Proteggere l'orto... rinforza la programmazione dell'orto!
Io e Alli stavamo per seminare spinaci, lattughe e radicchi, tre colture che quest'anno ci avevano già dato buca (per i motivi che ti ho raccontato nella Lettera di luna nuova), quando abbiamo deciso, per la seconda volta in un mese, di comprare le piantine già grandi, e andare sul sicuro. Ma nulla è sicuro, sopratutto se l'orticello biologico è così apprezzato dagli animali più impensabili (il bacherozzo mangia le lattughe??) e non volevamo di nuovo cambiare programmi, né tanto meno rinunciare a un inverno di lattughe e radicchi come quello dell'anno scorso, anzi più bello (con gli spinaci invece non ci è mai, dico mai, andata bene).
Abbiamo ripreso in mano la situazione, e anche se non smetteremo di controllare le piantine, contiamo di avere meno rogne ora che abbiamo messo ovunque reti per proteggere l'orto dagli insetti e dalle lumache e dalle farfalle che depongono le loro uova. La programmazione dell'orto per l'autunno-inverno è salva!
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Se l'orto è protetto, la programmazione è salva! (ma anziché seminare si trapianta) |
Se non ricevi ancora le nostre Lettere dall'orto e, quindi, l'agenda dell'orto in pdf da scaricare gratuitamente, puoi iscriverti cliccando e compilando qui, e ricevi subito il calendario lunare per programmare il tuo orto biologico del 2019.
Se invece non sai bene che insetti sono quelli che vedi nel tuo orto, se amici o nemici, Orto biologico - Tecniche di difesa è il libro che consultiamo noi quando siamo nel dubbio. È bellissimo perché ci sono le foto di tutti gli stadi di sviluppo degli insetti, dalla larva all'adulto, oltre a consigli sui rimedi naturali biologici diversi dal sapone di Marsiglia che è più una prevenzione che un rimedio.
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A proposito di insetti, ecco una poesia che aveva scritto Alli l'anno scorso, si intitola Vivere senza ammazzare:
Vivere senza ammazzare
Nella mia esperienza di orticultore ho capito
che non è facile vivere senza ammazzare,
mangiare qualcosa, senza spargimento
di sangue o detersivo è impossibile.
Possono essere gli afidi sui fagioli, o le
formiche dovunque (cosa cazzo ci fanno
di tutto il cibo che immagazzinano?), le
cimici, le lumache ...
Noi, nell'orto di Elle e Alli, usiamo solo dei
metodi naturali: uccidiamo a mani nude
i nostri avversari, spruzziamo macerati di
erbe, il sapone di Marsiglia.
L'altro giorno ho pulito le belle piante di
fagioli (sempre più rossi), dagli afidi, li
ho schiacciati uno a uno, le mani erano
nere, grondanti afidi morti.
Già che c'ero, ho eliminato le cimici, che
mi hanno attaccato i bei pomodorini, pure
loro a mani nude: una mi è scappata, l'ho
ripresa nell'erba, il suo Vietnam.
Mi chiedo se ha senso, se si riesca a vivere
senza ammazzare nessun esserino vivente,
verde o rosa maialino, strisciante, volante,
piccolo e nero, dispettoso, Calimero.
Mi vorrei mangiare un'insalata, dei bisi,
o dei pomodori, senza dover far fuori
nessun essere, ma mi accorgo che è
difficile vivere senza ammazzare.
[Alli, 2017]
*(link affiliati)
Bel lavoro abbiamo fatto, un lavoro che è andato bene, sia come esecuzione, sia come risultati; (almeno pare, perché per ora le piantine crescono bene, senza tanti smangiucchiamenti. Riguardo la lotta agli insetti, ricordo i miei versaci Vivere senza ammazzare, nel mio vecchio blog, dove ricordavo che non è facile vivere senza far fuori nessun essere vivente. Noi, con queste reti, ci proviamo :)
RispondiEliminaQuante cose sono cambiate dall'anno scorso, eppure sembra che sia sempre lo stesso orto, invece no: siamo cambiati noi, cambia anche lui. Non ho ucciso nessuna cimice quest'anno, nemmeno ora che le abbiamo in casa, e nessun bruco. E la rete mi sembra un'ottima soluzione, in fondo, perché uccidere le cavolaie se i cavoli del vicino sono più verdi? Proteggendo i nostri diamo loro la possibilità di guardarsi attorno ihih.
EliminaPs. ho aggunto i tuoi versacci al post ;)
Non parlate di cimici,quest'anno poi è un inferno,tra le altre cose mi hanno quasi rovinato la raccolta dei cachi sich!
RispondiEliminaCiao.
Noi alle cimici abbiamo regalato i pomodori datterini :(
EliminaQuasi quasi li seminiamo anche l'anno prossimo, come esca ;)
La vostra è una missione difficile... quasi impossibile, ma vale la pena tenere duro...
RispondiEliminaDiciamo che le reti servono solo ad alleggerirci il carico, che non è poco :D
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